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Quirino De Giorgio

E' Quirino de Giorgio l'architetto che meglio seppe interpretare l'architettura fascista in Veneto, lasciandone  un'impronta significativa nel territorio: negli anni Trenta, egli, infatti, realizzò numerosi interventi nell'ambito dei programmi di sviluppo rurale dell'epoca fascista, destinati alla demolizione dei casoni, considerati malsani, sostituiti da nuove abitazioni per i contadini, previste nei Borghi Rionali.

Vigonza (Padova). Borgo Rurale

Vigonza (Padova). Borgo Rurale

Caratteristica delle architetture di De Giorgio è l'utilizzo, a livello costruttivo, di una parete muraria innervata con telaio in calcestruzzo e rivestita generalmente in mattoni: tra i maggiori esempi, il Borgo rurale di Vigonza, pochi chilometri fuori Padova, progettato e realizzato tra 1936 e 1938 e ancora oggi visibile. L'elemento cardine del  nuovo insediamento rurale è il teatro, di quasi 600 posti, la cui facciata convessa domina la piazza e mostra soluzioni di dettaglio di grande cura, affiancato dalla possente torre-ciminiera su cui troneggia il motto fascista; a questo si accostano il mercato coperto, una serie di abitazioni, disposte in forma sinuosa, oltre alla casa del fascio, di monumentalità contenuta, la cui facciata utilizza con forza  come strumento espressivo il laterizio.

Interevento simile, realizzato non lontano da Vigonza, è Borgo Littorio di Candiana, costituito da 24 unità bifamiliari disposte lungo un asse rettilineo, oggi ancora riconoscibili per quanto riguarda l'impianto planimetrico, ma profondamente rimaneggiate nella struttura.